E' il comportarsi come se gli essenti non finissero nel nulla a stabilire e strutturare il rapporto con i morti, ad aprire la Storia al riconoscimento operativo della compresenza dei morti e dei viventi come realtà in atto. Il sentire diviene agire, prassi speciale - ci dice Capitini - che significa prassi creativa, fondativa, pura, originaria. Della Compresenza, infatti, non si può discutere come di un oggetto di scienza o di un fatto storico. La Compresenza va vissuta attraverso le "stampelle pratiche" delle aperture religiose al tu.
Non c'e' prova, non c'e' evidenza, c'e' solo l'affermazione progressiva del tu-tutti. (da Contro la morte. Sulla filosofia di Aldo Capitini, Città del Sole editore, 2024)
LA PERSUASIONE, INFATTI, CONOSCE SOLO LA PRASSI
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Cultura e Società