L'ordine del giorno approvato il 30 giugno in Parlamento sul Ponte è volutamente generico (è stato presentato e riformulato da FI e Fdi): impegna il governo a trovare risorse per un attraversamento dello Stretto "sostenibile" tutto da verificare, però.
Perché questo atto va inserito nel contesto degli esiti del gruppo di lavoro ministeriale che- alle nostre latitudini non se ne è accorto solo il Senatore Siclari e i suoi sodali- ha sostanzialmente buttato al macero 30 anni di progettazione dello Stretto di Messina Spa! Insomma, da un punto di vista progettuale il Ponte è tutto da rifare. La "campata unica" non risulta fattibile. Si rimanda ad uno studio per le "tre campate". Figurarsi, con un fondale attraversato da placche continentali ballerine! Per questo l'odg approvato non sembra per nulla una novità sostanziale ma la solita propaganda. Quello che mi sembra necessario, però, è non confondere la posizione "democratica" sull'attraversamento dello Stretto con l'approccio ideologico di Siclari, di FI e di Salvini e della parte "sbandata" dei grillini. La Destra, anzi le Destre, sta costruendo un feticcio sul fantasma del Ponte; sta diventando una bandiera "sovranista". Le battaglie storiche della Sinistra dello Stretto, del Partito Democratico nazionale e reggino, invece, stanno tutte da un'altra parte (ed infatti il PD ha votato contro l'odg in esame). E questo solo ci rende riconoscibili come concreta alternativa all'assetto di potere esistente in riva allo Stretto, a Villa San Giovanni intendo. E ciò è stato evidente proprio in riferimento alla pantomima politica organizzata a Villa, qualche settimana fa, da Forza Italia e dal senatore Siclari che, oscurando i dati del documento ministeriale, ha "inventato" il rilancio della questione Ponte contro la realtà del passo indietro progettuale. Sul punto sono stati molti, purtroppo, a balbettare o a tacere (troppi soprattutto a Reggio) rendendosi indistinguibili dalle posizioni di Salvini che è l'unico che incamera consensi con questa illusione! Se il PD, invece, vuole essere davvero al centro di un'offerta politica "altra", deve -come ha fatto a Villa- marcare la massima distanza da questo tentativo di obnubilazione collettiva. Il webinar organizzato sulle "infrastrutture davvero necessarie", quello di sabato 3 luglio sulla questione sociale nel PNRR e il prossimo appuntamento sulle tariffe dei tributi locali servono proprio a questo, a riportare al centro le tematiche davvero concrete che impattano la vita di tutti e sul futuro del nostro territorio. Non per nulla il nervosismo degli Amministratori villesi pro tempore si è concretizzato in precisi attacchi contro il Circolo PD villese, colpevole di non cedere alla "narrazione" ottimistica dell'Opera Unica risolutiva. Non si aspettavano, infatti, un'analisi critica fondata sui documenti e legata alle possibilità tecniche. Hanno patito il colpo. Ed è necessario continuare così! La cittadinanza dello Stretto se ne sta rendendo conto, l'Opposizione alle pericolose illusioni siamo noi! La visibilità dei Dem e di tutti i progressisti cresce e non va intorbidita nell'indistinto, va approfondita la verità dei fatti che resistono alle fantasie distopiche. E la verità è che il nostro territorio già patisce le "opere" del Ponte: tra qualche giorno inizieranno finalmente i lavori per "mascherare" l'ecomostro di Cannitello, l'ultimo "regalo" del potere berlusconiano nel contesto del 'penultimo' rilancio della retorica del Ponte (era un intervento infrastrutturale propedeutico alla realizzazione, cavalcata allora dal Cavaliere). Ed oggi, nonostante il disastro, si ricomincia, con in testa stavolta Salvini, come se nulla fosse accaduto, come se il territorio reggino meritasse ancora una nuova "violenza".