La "responsabilità" è la declinazione governativa dell'ideologia di Centrosinistra. Non sempre però è possibile continuare ... e la sovraesposizione polemica nel contesto di una coalizione deteriorata può fare male tanto al Partito che al Paese. Il tentativo nobile di un "Governo di coalizione" ha senso solo laddove è possibile allargare la base sociale dell'assetto democratico/parlamentare, non per chiudere il perimetro di evoluzione e movimento mirando a sfasciare le forze "alleate" (è questo l'insegnamento di Moro). L'anarchismo proprio di agenti politici senza Tradizione degenera in personalismo e settarismo che non si può "compensare" a lungo senza deflagrazione, senza esasperazioni tattiche di "Palazzo". Le cause politiche di questa crisi sono evidenti come il decisionismo spinto che ha guidato la corsa fino a uscire di strada. Il Mes, i piani del Recovery, i DPCM, la Scuola, non c'entrano nulla (sul merito, infatti, è sempre possibile un accordo tra persone ben intenzionate), c'entra la competizione spinta per occupare spazi futuri al "Centro" dell'agone politico, la velleità di farsi ago della bilancia. L'obiettivo è rompere una possibile strutturazione di una nuova dialettica Destra sovranista/Sinistra riformista (tutta da costruire è ovvio e con le difficoltà di un sistema sostanzialmente proporzionale) per affermare strumentalmente il gioco "mobile" dei cerchiobottisti pronti a farsi "moderati" per blindarsi al potere, rinviando il più possibile la resa dei conti. Gli italiani sapranno giudicare quanto accaduto, le elezioni a tempo debito (il Presidente ci ha spiegato perché al momento non sono possibili senza il rischio concreto di farci travolgere dalla Pandemia in corso e preda delle "varianti") tracceranno una linea su tanta spregiudicatezza al buio, e i sondaggi attuali preannunciano già questo scenario. Fuori dal Palazzo, infatti, i tatticismi cessano di avere senso e la Proposta Politica fondata sull'estremismo dell’Io ipertrofico non è così appetibile innanzi alla tragedia di tanta sofferenza collettiva generata dalle morti per "virus". Ora, il Custode della Costituzione (Mattarella) ha parlato e, tra le macerie del sistema partitico, si è fatto "Sovrano", decidendo lo Stato di Eccezione nel senso della stabilità, della sicurezza, della tutela del Paese; si è comportato da vero Kathechon del sistema liberal democratico, da "forza frenante" la spinta verso l'anomia dello scontro esasperato e dei veti incrociati irresponsabili. Il Centrosinistra, il PD, ne sono sicuro, farà la sua parte, sosterrà l'impegno dello sforzo istituzionale. Probabilmente, così come è accaduto per il Governo Monti, questo ulteriore impegno al Governo non darà frutti elettorali, e ciò perché le scorie della fatica nel puntellare il più possibile le tre crisi in atto (sanitaria, economica, sociale) lasceranno sul terreno, inevitabilmente, classi e settori di scontenti pronti a gonfiare le vele dei demagoghi alle porte. Ai margini, fuori dal contesto di responsabilità, infatti, sperimenteremo presto l'appello al "Popolo" (declinato come "gente" chiamata al facile plebiscito su fake, semplicismi e inganni) del movimentismo leghista e sfascista a caccia di visibilità. E sperimenteremo pure - anzi lo stiamo già vedendo all'opera - lo sterile approccio tronfio di chi si sta godendo lo spettacolo tragico del "gioco" sul baratro che si è apparecchiato "solo" per i propri interessi di consorteria e cerchio magico. Per i sinceri democratici, quindi, il quadro è chiaro, le difficoltà pure, come è chiara la necessità politica di rideterminare i confini dell'offerta politica del Centrosinistra, di allontanare i rischi della deflagrazione del Partito Democratico che - nella denegata ipotesi si realizzasse - non porterebbe ad una Nuova Sinistra (mito pericoloso, romantico e astratto) ma alla fine del progressismo italiano (così come è avvenuto in Francia) con l'affermazione, però, non di una forza alternativa di matrice Repubblicana e laica come quella di Macron, ma di una palude indistinta di appetiti e interessi personali e territoriali, preda di abili giocatori d'azzardo.
IL CUSTODE, LA CRISI, I DEMOCRATICI, LA PALUDE
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Politica