Lo Stato di Diritto italiano dice di no. Se lo fosse non si diffonderebbe l'etica pubblica ma il tragico fenomeno degli aborti illegali, non sicuri, nelle mani di pseudo medici e "mammane" davvero criminali.
La Legge 194 ha avuto questo merito: stroncare il business che regna laddove vige l'ottuso proibizionismo (im)moralistico. Bisogna riflettere su una cosa: non è in gioco un "principio", un'idea.
Non si tratta di lasciarsi andare ad astrazioni fumose per affermarsi tra i sodali, per fare "carriera". La stucchevole diatriba "diritto-arbitrio/reato-
Ai politici veri, ai giuristi laici, ai credenti in "Altro" rispetto ai clericalismi del Potere, alle persone di buon senso, a chi non vuole imporre il proprio credo con la "forza della legge", a chi ama e non odia, interessano le Persone, i loro drammi, la tragedia della scelta, il timore dell' abbandono, la forza e la debolezza della preghiera, la paura della solitudine, il tremore del rimorso, ciò che resta dove si afferma la libertà o il destino!
E a queste "persone comuni" - a noi tutti - lo Stato Democratico e Sociale ha il dovere di offrire una "possibilità" legale, di tutelare la salute anche psicologica della donna, di sottrarla agli artigli di chi e' interessato a lucrare sul dolore.
La cosa sconvolgente - e lo dico da cattolico democratico - e dover spiegare queste cose nel 2024 ... in questa particolare temperie italiana più cialtrona e "sfascista" che altro.